RUOLO DELLA DIETA NELLA FOTOPREVENZIONE
L’invecchiamento è un processo biologico complesso, caratterizzato sia da fattori interni, (genetica, metabolismo, patologie) sia da fattori esterni (radiazioni ultraviolette o UVR, inquinamento atmosferico e chimico).
Tutti questi fattori causano l’accumulo di danni macromolecolari che alterano il rinnovamento dei tessuti, i quali gradualmente perdono la loro fisiologica integrità. L’invecchiamento con il passare del tempo può interessare tutto il corpo, e in questo caso si parla di invecchiamento cronologico, ma in particolare può essere più accentuato sui siti maggiormente esposti alla luce solare, e in questo caso si classifica come foto-invecchiamento o photoaging. Questo fenomeno è possibile ritardarlo, a differenza di quello fisiologico, modificando i fattori esterni che ne sono la causa, applicando ad esempio la protezione solare e adottando un regime alimentare adeguato.
L’esposizione a lungo termine alla luce solare senza filtri protettivi si manifesta sottoforma di rughe, rilassamento, macchie pigmentate. I raggi UVA sono in grado di idrolizzare il collagene cutaneo, promuovendo la produzione di metallo proteinasi matriciali (MMP), che causano la distruzione dei tessuti e la progressiva degenerazione della matrice extracellulare del derma. Mentre gli UVA agiscono inibendo la sintesi di collagene e causando anche danni al DNA, gli UVB svolgono la loro azione sui cheranociti, e insieme promuovono l’invecchiamento. Inoltre altri meccanismi molecolari concorrono a questo fenomeno tra cui stress ossidativo, infiammazione cronica, accumulo di prodotti finali della glicazione (AGES).
IL RUOLO DELLA DIETA
La nutrizione è strettamente associata alla salute della pelle. Innanzitutto è fondamentale garantire la corretta idratazione, per evitare la comparsa di rughe e altri segni sulla pelle. Non basta solo bere almeno 2 l di acqua al giorno, ma una dieta ricca di frutta e verdura fresca e non trattata, semi e frutta secca garantiscono l’apporto di sali minerali, fondamentali per l’idratazione dei tessuti. Anche gli oligoelementi ferro, iodio, zinco, rame sono importanti per la salute fisiologica della pelle e implicati nei processi di proliferazione e sintesi delle proteine della pelle. Una carenza di selenio, ad esempio fa si che la pelle sia più sensibile allo stress ossidativo indotto dagli UVB. Anche le vitamine sono ingredienti importanti per lo stato di salute della pelle, in quanto ne preservano la sua capacità antiossidante, in particolare la vitamina C e A. Un apporto proteico ottimale è inoltre consigliato per mantenere la capacità di rinnovazione e riparazione dei tessuti.
Una dieta in grado di combattere i radicali liberi abbinata ad una adeguata protezione solare garantisce non solo l’abbronzatura, ma anche una buona salute della pelle.
COMPORTAMENTI CONSIGLIATI
Per stimolare la produzione di melanina, è consigliato seguire una dieta basata su cibi ricchi di acqua, vitamine, Sali minerali e oligoelementi. I cibi più indicati sono quelli ricchi di betacarotene, ovvero gli ortaggi di colore giallo-arancio, quali carote, zucca, melone, albicocche, pesce, ma anche anguria e pomodori.
Per quanto riguarda la vitamina C fragole, kiwi, e verdure a foglia verde abbinate agli agrumi ne garantiscono l’assunzione ottimale. Per completare il pool di antiossidanti è bene associare salmone, olio d’oliva, pesce azzurro in grado di fornire anche i grassi buoni, omega 3, indispensabili per rallentare i processi infiammatori e degenerativi cui la pelle può essere sottoposta nel corso degli anni.
Ovviamente gli ingredienti per garantire un apporto vitaminico e di altri microelementi devono essere consumati freschi e in quantità di almeno due porzioni al giorno.
La classica dieta mediterranea, è tra le tante la più indicata nel promuovere la funzione della melanina, e l’alleato migliore per combattere il foto-invecchiamento o photoaging.
Dottoressa Elettra Martelli - Biologa Nutrizionista
Tutti questi fattori causano l’accumulo di danni macromolecolari che alterano il rinnovamento dei tessuti, i quali gradualmente perdono la loro fisiologica integrità. L’invecchiamento con il passare del tempo può interessare tutto il corpo, e in questo caso si parla di invecchiamento cronologico, ma in particolare può essere più accentuato sui siti maggiormente esposti alla luce solare, e in questo caso si classifica come foto-invecchiamento o photoaging. Questo fenomeno è possibile ritardarlo, a differenza di quello fisiologico, modificando i fattori esterni che ne sono la causa, applicando ad esempio la protezione solare e adottando un regime alimentare adeguato.
L’esposizione a lungo termine alla luce solare senza filtri protettivi si manifesta sottoforma di rughe, rilassamento, macchie pigmentate. I raggi UVA sono in grado di idrolizzare il collagene cutaneo, promuovendo la produzione di metallo proteinasi matriciali (MMP), che causano la distruzione dei tessuti e la progressiva degenerazione della matrice extracellulare del derma. Mentre gli UVA agiscono inibendo la sintesi di collagene e causando anche danni al DNA, gli UVB svolgono la loro azione sui cheranociti, e insieme promuovono l’invecchiamento. Inoltre altri meccanismi molecolari concorrono a questo fenomeno tra cui stress ossidativo, infiammazione cronica, accumulo di prodotti finali della glicazione (AGES).
IL RUOLO DELLA DIETA
La nutrizione è strettamente associata alla salute della pelle. Innanzitutto è fondamentale garantire la corretta idratazione, per evitare la comparsa di rughe e altri segni sulla pelle. Non basta solo bere almeno 2 l di acqua al giorno, ma una dieta ricca di frutta e verdura fresca e non trattata, semi e frutta secca garantiscono l’apporto di sali minerali, fondamentali per l’idratazione dei tessuti. Anche gli oligoelementi ferro, iodio, zinco, rame sono importanti per la salute fisiologica della pelle e implicati nei processi di proliferazione e sintesi delle proteine della pelle. Una carenza di selenio, ad esempio fa si che la pelle sia più sensibile allo stress ossidativo indotto dagli UVB. Anche le vitamine sono ingredienti importanti per lo stato di salute della pelle, in quanto ne preservano la sua capacità antiossidante, in particolare la vitamina C e A. Un apporto proteico ottimale è inoltre consigliato per mantenere la capacità di rinnovazione e riparazione dei tessuti.
Una dieta in grado di combattere i radicali liberi abbinata ad una adeguata protezione solare garantisce non solo l’abbronzatura, ma anche una buona salute della pelle.
COMPORTAMENTI CONSIGLIATI
Per stimolare la produzione di melanina, è consigliato seguire una dieta basata su cibi ricchi di acqua, vitamine, Sali minerali e oligoelementi. I cibi più indicati sono quelli ricchi di betacarotene, ovvero gli ortaggi di colore giallo-arancio, quali carote, zucca, melone, albicocche, pesce, ma anche anguria e pomodori.
Per quanto riguarda la vitamina C fragole, kiwi, e verdure a foglia verde abbinate agli agrumi ne garantiscono l’assunzione ottimale. Per completare il pool di antiossidanti è bene associare salmone, olio d’oliva, pesce azzurro in grado di fornire anche i grassi buoni, omega 3, indispensabili per rallentare i processi infiammatori e degenerativi cui la pelle può essere sottoposta nel corso degli anni.
Ovviamente gli ingredienti per garantire un apporto vitaminico e di altri microelementi devono essere consumati freschi e in quantità di almeno due porzioni al giorno.
La classica dieta mediterranea, è tra le tante la più indicata nel promuovere la funzione della melanina, e l’alleato migliore per combattere il foto-invecchiamento o photoaging.
Dottoressa Elettra Martelli - Biologa Nutrizionista