TELEFONINI E BEBE’
E’ esperienza comune incontrare famiglie con bambini anche molto piccoli (meno di un anno) in cui smartphone e tablet dei genitori vengono utilizzati come strumenti di distrazione, consolazione, intrattenimento dei figli.
Il tema del rapporto tra bambini e tecnologia digitale è di estrema attualità. Le nuove tecnologie non vanno demonizzate ma è necessaria la consapevolezza da parte dei genitori di un corretto percorso di avvicinamento a queste tecnologie che tenga conto di precise regole di sicurezza ma soprattutto dei tempi di sviluppo delle competenze e dei bisogni caratteristici di ogni età.
I nostri bambini sono parte della così detta “generazione touchscreen” e vi è spesso un certo compiacimento ed orgoglio da parte dei genitori nel vedere il proprio piccino alle prese con uno schermo… ma quando si tratta di bambini molto piccoli in realtà si scambiano la semplice curiosità e capacità intuitiva di manovrare questi dispositivi per un vero processo di acquisizione di competenze. Ma non è così: questi strumenti attivano stimoli e relazioni in una dimensione fittizia mentre il bambino piccolo ha bisogno di relazionarsi col mondo reale, interagendo direttamente con esso attraverso tutti i suoi sensi ed immergendosi in una vera relazione con l’ambiente che lo circonda.
Anche se non abbiamo ancora studi definitivi sugli effetti specifici nella prima infanzia, sappiamo che un uso intenso dei device digitali ha una lunga lista di possibili interazioni negative sulla crescita e lo sviluppo. Sedentarietà con conseguente rischio aumentato di obesità infantile, riduzione delle ore di sonno, disturbi della vista, distorto senso del limite, problemi comportamentali e/o isolamento e non da ultimo uno stato di vera e propria dipendenza emotiva.
Come dobbiamo comportarci?
In primo luogo dobbiamo fare uno sforzo per limitare l’uso dei nostri dispositivi elettronici in presenza dei bambini piccoli. Tenerli spenti o almeno in modalità silenziosa in camera da letto, durante i pasti e nei momenti dedicati al gioco. I bambini ci guardano e vogliono fare le cose che facciamo noi!
Sotto i due anni l’unico utilizzo accettabile dovrebbe essere quello delle video-chat con parenti o amici lontani che vogliono interagire col bambino. In ogni caso sempre e solo in compagnia di un adulto che parla e spiega ciò che accade cercando di non utilizzare mai i dispositivi come mezzo per calmare/consolare il bambino, in qualità di “pacificatori”.
Dopo i due anni se proprio si vuole far familiarizzare i bambini con uno strumento digitale è necessario limitarne l’uso a poche occasioni settimanali, scegliere applicazioni o video di alta qualità ed adatti ai bambini, essere sempre presenti durante l’utilizzo per fare da mediatori tra il bambino e lo strumento.
Il miglior modo per limitare l’uso dei device è offrire al bambino altri tipi di attività a lui gradite ma salutari e nutritive per corpo e mente: giochi di movimento all’aperto, esperienze musicali, lettura ad alta voce con mamma e papà…
Dott.ssa Giulia Bellettini Pediatra
GEPO Associazione per la salute della donna, la coppia e il bambino
Il tema del rapporto tra bambini e tecnologia digitale è di estrema attualità. Le nuove tecnologie non vanno demonizzate ma è necessaria la consapevolezza da parte dei genitori di un corretto percorso di avvicinamento a queste tecnologie che tenga conto di precise regole di sicurezza ma soprattutto dei tempi di sviluppo delle competenze e dei bisogni caratteristici di ogni età.
I nostri bambini sono parte della così detta “generazione touchscreen” e vi è spesso un certo compiacimento ed orgoglio da parte dei genitori nel vedere il proprio piccino alle prese con uno schermo… ma quando si tratta di bambini molto piccoli in realtà si scambiano la semplice curiosità e capacità intuitiva di manovrare questi dispositivi per un vero processo di acquisizione di competenze. Ma non è così: questi strumenti attivano stimoli e relazioni in una dimensione fittizia mentre il bambino piccolo ha bisogno di relazionarsi col mondo reale, interagendo direttamente con esso attraverso tutti i suoi sensi ed immergendosi in una vera relazione con l’ambiente che lo circonda.
Anche se non abbiamo ancora studi definitivi sugli effetti specifici nella prima infanzia, sappiamo che un uso intenso dei device digitali ha una lunga lista di possibili interazioni negative sulla crescita e lo sviluppo. Sedentarietà con conseguente rischio aumentato di obesità infantile, riduzione delle ore di sonno, disturbi della vista, distorto senso del limite, problemi comportamentali e/o isolamento e non da ultimo uno stato di vera e propria dipendenza emotiva.
Come dobbiamo comportarci?
In primo luogo dobbiamo fare uno sforzo per limitare l’uso dei nostri dispositivi elettronici in presenza dei bambini piccoli. Tenerli spenti o almeno in modalità silenziosa in camera da letto, durante i pasti e nei momenti dedicati al gioco. I bambini ci guardano e vogliono fare le cose che facciamo noi!
Sotto i due anni l’unico utilizzo accettabile dovrebbe essere quello delle video-chat con parenti o amici lontani che vogliono interagire col bambino. In ogni caso sempre e solo in compagnia di un adulto che parla e spiega ciò che accade cercando di non utilizzare mai i dispositivi come mezzo per calmare/consolare il bambino, in qualità di “pacificatori”.
Dopo i due anni se proprio si vuole far familiarizzare i bambini con uno strumento digitale è necessario limitarne l’uso a poche occasioni settimanali, scegliere applicazioni o video di alta qualità ed adatti ai bambini, essere sempre presenti durante l’utilizzo per fare da mediatori tra il bambino e lo strumento.
Il miglior modo per limitare l’uso dei device è offrire al bambino altri tipi di attività a lui gradite ma salutari e nutritive per corpo e mente: giochi di movimento all’aperto, esperienze musicali, lettura ad alta voce con mamma e papà…
Dott.ssa Giulia Bellettini Pediatra
GEPO Associazione per la salute della donna, la coppia e il bambino