Protezione solare e la guida per conoscere e prevenire i danni del Sole
La radiazione solare: i raggi solari penetrano profondamente nella pelle
I DIFFERENTI RAGGI SOLARI: DIFFERENZA RAGGI UVA E UVB
Le radiazioni solari, soprattutto i raggi UVA e UVB possono causare scottature,
invecchiamento cutaneo e danni cellulari.
I raggi UVB arrivano alle cellule dello strato superficiale della pelle (epidermide) regalandoci l’abbronzatura.
Non dimentichiamoci però che possono essere responsabili dei colpi di sole e di
lesioni al nostro DNA.
I raggi UVA possono arrivare negli strati più profondi del derma generando stress ossidativo a causa della formazione di radicali liberi, molecole che a loro volta
aggravano le lesioni del DNA.
La Radiazione Visibile ci consente di vedere i colori, ma genera anche radicali liberi.
Gli Infrarossi veicolano il calore e possono provocare vasodilatazione e colpi di sole, oltre a generare radicali liberi.
GLI EFFETTI NEGATIVI DEL SOLE: TUMORI CUTANEI MALIGNI, QUALI SONO I PRINCIPALI?
I tumori cutanei maligni si possono classificare in due gruppi principali: il melanoma e i tumori non-melanoma.
Il melanoma ha un’incidenza in aumento e rappresenta circa il 5% dei tumori cutanei.
I tumori non-melanoma sono rappresentati principalmente dal carcinoma basocellulare e dal carcinoma squamocellulare.
QUALI SONO I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO DEL MELANOMA?
I principali fattori di rischio del melanoma comprendono elementi ambientali e individuali.
Tra i fattori ambientali rientrano l’esposizione solare intensa e intermittente, le ustioni solari pregresse e l’uso di sorgenti artificiali (es. lampade abbronzanti).
I fattori individuali includono l’alto numero di nevi, la diagnosi di nevi atipici, il fototipo chiaro e la pregressa diagnosi di tumori cutanei. Infine, presentano un rischio aumentato i pazienti con storia familiare di melanoma.
ESPOSIZIONE SOLARE: SÌ, MA NEL MODO GIUSTO E CON LA GIUSTA PROTEZIONE SOLARE.
I principali fattori di rischio del melanoma comprendono elementi ambientali e individuali.
Tra i fattori ambientali rientrano l’esposizione solare intensa e intermittente, le ustioni solari pregresse e l’uso di sorgenti artificiali (es. lampade abbronzanti).
I fattori individuali includono l’alto numero di nevi, la diagnosi di nevi atipici, il fototipo chiaro e la pregressa diagnosi di tumori cutanei. Infine, presentano un rischio aumentato i pazienti con storia familiare di melanoma.
L’esposizione solare ha effetti positivi sull’organismo, tra cui l’induzione della produzione della vitamina D e la regolazione positiva del tono dell’umore. Tuttavia, è ormai nota l’associazione tra il foto-invecchiamento e lo sviluppo di tumori cutanei.
Una scorretta esposizione solare e senza creme solari (come la protezione solare 1000, la protezione solare viso, la protezione solare 50), sia cronica cumulativa che acuta ed intermittente, determina un danno cutaneo. È dunque necessaria una giusta esposizione solare, evitando le scottature e le ore centrali della giornata, utilizzando filtri solari da riapplicare regolarmente, indumenti fotoprotettivi o presidi schermanti.
IL SOLE E IL DANNO CUTANEO
I raggi UV determinano la produzione di radicali liberi e un danno al DNA.
L’esposizione solare acuta di elevata intensità può indurre la comparsa di eritema cutaneo diffuso, ma nei casi più severi anche di vescicole o bolle e febbre (“colpo di calore”).
L’esposizione solare cronica è connessa con il foto-invecchiamento, che si manifesta con comparsa di rughe, lentigo solari, perdita di elasticità della cute, assottigliamento del derma, ma anche con l’eventuale comparsa di lesioni pre-cancerose e tumori cutanei.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE CHE CI POSSONO AIUTARE NELLA CORRETTA AUTO-OSSERVAZIONE?
Il melanoma si presenta generalmente come una macula di colore brunastro, ma nelle fasi avanzate può evolvere a nodulo, talvolta ulcerato. In alcuni casi può essere privo di pigmento, di colore rosato come la cute circostante (“melanoma amelanotico”).
L’AUTO-OSSERVAZIONE regolare da parte del paziente è un elemento fondamentale per osservare eventuali lesioni cutanee “sospette”.
La regola dell’ABCDE è utile per guidare tale pratica.
SIAMO A RISCHIO? FACCIAMO L’AUTOESAME DELLA NOSTRA PELLE
Esaminare i nei è indispensabile per l’individuazione precoce dei melanomi.
Possiamo farlo da soli allo specchio o con l’aiuto di un familiare.
- Il busto, di fronte, di schiena e di lato davanti allo specchio.
- Gli avambracci, le braccia sotto e sopra, il palmo delle mani
- Il retro delle gambe, gli spazi tra le dita dei piedi, la pianta dei piedi e le zone genitali
- La parte posteriore del collo e con l'aiuto di uno specchio, osservare il cuoio capelluto, riga per riga
- La parte bassa della schiena e le natiche
UN NEO SOSPETTO? CONSULTATE RAPIDAMENTE UN MEDICO
“Ricorda di sottoporti periodicamente ad una visita dermatologica di mappatura e controllo dei nei.”
IL FOTOTIPO
Conoscere il proprio fototipo aiuta a proteggere la salute della pelle.
Occhi, incarnato e capelli definiscono il nostro fototipo e la nostra sensibilità cutanea al sole.
FOTOTIPO 1: Capelli biondo-rossi, occhi chiari, carnagione chiara con lentiggini, estremamente sensibile al sole. Si scotta sempre, non si abbronza mai.
FOTOTIPO 2: Capelli biondi o castano chiaro, occhi chiari, carnagione chiara, spesso presenza di lentiggini, sensibile al sole. Si scotta con facilità e si abbronza con difficoltà.
FOTOTIPO 3: Capelli castani, occhi marroni o chiari, carnagione moderatamente scura. Può scottarsi, ma si abbronza.
FOTOTIPO 4: Capelli castano scuro o neri, occhi scuri, carnagione olivastra. Si scotta di rado, si abbronza con facilità.
FOTOTIPO 5: Capelli neri, occhi scuri, carnagione bruno olivastra. Si abbronza intensamente.
FOTOTIPO 6: Capelli neri, occhi neri, carnagione molto scura. Non si scotta mai.
Situazioni a rischio: Pazienti già con cheratosi attinica, sistema immunitario indebolito (malattie, trattamenti farmacologici, trapianto di organi), storie familiari di tumori della pelle, malattie rare legate ai tumori cutanei (albinismo, sindrome di Gorlin...).